MCTS con Douglas Morton e Odin Coleman
a cura di Francesco Ferrua
 


Secondo appuntamento dell'anno per i consueti Master Class Training Session, che da un po' di tempo a questa parte vengono organizzati più comodamente presso il ParSonics Studio di Santa Barbara. Il 15 e 16 settembre, infatti, ha avuto luogo un nuovo incontro, questa volta incentrato sulla registrazione di strumenti inusuali. Come sempre in team con Noah Bruskin e Julian Colbeck, questa volta lo studio ha ospitato Douglas Morton (compositore e sound designer che collabora con il Monterey Bay Aquarium, dove si occupa dei commenti sonori che accompagnano gli spettacoli degli animali) e il musicista Odin Coleman, alle prese con la più disparata strumentazione, tra la quale sitar, violino, mandolino, xilofono balinese, fino ad arrivare al più comune fischio. Un così ampio spettro sonoro che questa volta non ha visto possibile il concretizzarsi di un vero brano, ma ci si è limitati a realizzare una corta di collage sonoro estremamente variegato e disomogeneo su un tappeto sonoro di base.



Foto ricordo del recente MCTS.




Un incontro che ha finalmente visto Alan rimettersi in attività dopo un ulteriore periodo delicato per la sua salute, in quanto dopo l'operazione del 20 giugno 2022 si è purtroppo reso necessario un ulteriore intervento chirurgico alla schiena, al quale Parsons è stato sottoposto il 20 aprile scorso.

Un'operazione dall'esito positivo, ma che ha costretto Alan ad un riposo forzato e ad un lungo periodo riabilitativo tuttora in corso che lo vede costretto a cammianre con l'ausilio di un bastone. Ciononostante, grazie ai continui progressi fisici ottenuti con costante dedizione e impegno, nel frattempo Parsons ha anche avuto occasione di tornare a collaborare col grande Andrew Powell per due differenti progetti musicali capitanati dal comune amico David Pack. Se da tempo si sapeva che Powell e Pack erano tornati a comporre musica assieme in vista di un futuro progetto discografico, quello che ha colto i fan alla sprovvista regalando loro grande entusiasmo è stata la notizia che proprio Alan è stato scelto per imprimere su nastro parte dei frutti di questa collaborazione, e lo ha fatto tornando a registrare presso i mitici Abbey Road Studios ad inizio agosto. Coadiuvato dal fidato braccio destro Noah Bruskin, infatti, Parsons è stato impegnato nell'immortalare non soltanto le sessioni orchestrali del Maestro Powell, ma anche la batteria del vecchio amico Stuart Elliott, anche lui coinvolto nel progetto a firma Powell-Pack. Una mini-reunion immortalata anche fotograficamente e condivisa con entusiasmo sui social dagli stessi protagonisti.



Tre "P" come suonano come la premessa di un grande progetto: Powell, Parsons e Pack. Abbey Road Studios.



Stuart Elliott e Alan Parsons, assieme agli Abbey Road Studios dopo tanti anni.


Un evento inatteso e curioso, così come certamente meraviglierà sapere che nel recente passato il ParSonics Studio ha visto tra le sue mura nientepopodimeno che il Principe Harry in persona. Il motivo di tale presenza? Semplice: la versione audiolibro del tanto discusso libro Spare è stata registrata proprio nello studio di Alan, dal tecnico in-house Noah Bruskin. L'occhio attento, infatti, avrà notato che i nomi di Parsons e Noah appaiono nei ringraziamenti presenti sul libro del Duca di Sussex publicato lo scorso gennaio. Essere stato nominato OBE nel maggio dello scorso anno dal Principe del Galles William deve indubbiamente aver fatto balzare il nome di Alan agli occhi del fratello Harry, anche considerato che da tempo lo stesso Principe risiede a Montecito, in California, nei pressi proprio di Santa Barbara.