Addio Mr. Music: John Miles ci ha lasciato


a cura di Francesco Ferrua
 


Come un fulmine a ciel sereno, a spazzare la routine di un lunedì mattina qualunque arriva la notizia della morte di John Miles. A comunicarlo è la famiglia dell'artista attraverso Facebook, e in men che non si dica la mesta notizia fa il giro del mondo e raggiunge in pochi istanti i moltissimi fan, increduli di fronte a una notizia così inaspettata. "Alla 11:15 della scorsa notte", scrive la figlia di John la mattina del 6 dicembre, "i nostri cuori sono andati in frantumi e non credo potranno mai essere riparati. Il nostro eroe, il nostro migliore amico, la leggenda, il nostro Papà è venuto a mancare dopo una breve malattia. Papà ha avuto una vita stupenda e lascia dietro di sè una meravigliosa eredità musicale. Siamo molto orgogliosi di averlo potuto chiamare Papà, lui e la mamma ci hanno donato una vita incredibile e ci hanno mostrato il mondo. Non avremmo potuto desiderare un Papà migliore. Ti amiamo infinitamente con tutto il nostro cuore. Riposa in pace Papà, finché ci incontreremo nuovamente (At 11.15pm last night our hearts were shattered into pieces and I don’t think they will ever repaired. Our hero, our best friend, the legend, our Dad passed away after a short illness. Dad had the most amazing life and leaves behind a wonderful musical legacy. We are so proud that we got to call him our Dad, him and Mam gave us the most incredible life and showed us the world. We couldn’t have wished for a better Dad. We love you so much with all our hearts. Rest in peace Dad until we meet again)".




In serata, anche Alan Parsons dedica un post su Facebook alla scomparsa dell'amico e collaboratore. "Sono profondamente addolorato nell'apprendere che il mio caro amico e genio musicale John se n'è andato", scrive Alan. "Sono molto orgoglioso di aver lavorato con lui su alcune delle più grandi performance vocali mai registrate, inclusa naturalmente Music, la quale oltre che a essere un successo internazionale è diventata anche un inno per i popolarissimi concerti del Night Of The Proms. Ogni volta che invitavo John a cantare sugli album dell'Alan Parsons Project ci consegnava interpretazioni magiche ed emozionanti. Mancherà enormemente non soltanto ai suoi molti amici e colleghi, ma anche ai milioni di fan che riconoscono il suo straordinario talento. Sentiremo la tua mancanza. (
I am hugely saddened by the news that my good friend and musical genius John has passed. I am so very proud to have worked with him on some of the greatest vocal performances ever recorded, including of course Music, which as well as being a big hit internationally, became an anthem for the hugely popular "Night Of The Proms” concerts. Whenever I invited John to sing on the Alan Parsons Project albums he always delivered magical and sensitive renditions. He will be greatly missed not only by his many friends and associates but also by the millions of fans who recognize his amazing talent. You will be missed)".


A stroncare la vita di John Miles è stato un tumore, diagnosticatogli soltanto un paio di settimane fa.


L'immagine postata da Alan Parsons in accompagnamento al suo post.


John Miles lascia veramente dietro di sè un'eredità artistica enorme, non soltanto come straordinario interprete vocale, ma anche come geniale compositore, chitarrista sopraffino e abile pianista. Se sotto la guida di Parsons è stato in grado di raggiungere vette artistiche e commerciali elevatissime con l'album di debutto intitolato Rebel e, in particolare, col singolo Music - anche grazie alle maestose orchestrazioni di Andrew Powell - i suoi grandi risultati artistici vanno ricercati anche oltre. Sempre col magico duo Parsons-Powell sforna almeno un paio di brani eccellenti che vengono inclusi nell'album More Miles Per Hour (Fella In The Cellar e We All Fall Down), ma anche in autonomia riesce a toccare una delle sue più alte vette creative con lo straordinario album Zaragon (1978). Poliedrico e abile a districarsi tra i generi musicali, John Miles ha lasciato il segno non soltanto con gli album a proprio nome, ma anche come turnista per nome eccellenti come Tina Turner, Jimmy Page e - naturalmente - per l'Alan Parsons Project. Da Tales Of Mystery And Imagination a Freudiana, passado per Pyramid, Stereotomy e Gaudi, John ha interpretato con maestria brani notevoli come The Cask Of Amontillado, (The System Of) Doctor Tarr And Professor Fether, Shadow Of A Lonely Man, Stereotomy, La Sagrada Familia e There But For The Grace Of God, prestando la voce a un totale di nove titoli. John lega anche il suo nome al Night Of The Proms, l'evento multiartistico che fonde musica classica e pop/rock divenuto ormai un classico in mezza Europa e per il quale svolgeva spesso il ruolo di direttore artistico oltre che di musicista.

Tra la profonda tristezza che questa notizia ha gettato addosso ai moltissimi estimatori di John Miles, si erge una sola nota positiva: intervistato in ricordo del padre, il figlio di John ha dichiarato che il padre stava lavorando agli ultimi dettagli di un nuovo album di studio, il quale ora uscirà postumo. L'ennesimo tassello di una produzione artistica vasta e di qualità.

Dotato di una voce potente ed emozionante, John Miles è stato un vero musicista a tutto tondo, uno di quelli che - anche a detta dello stesso Parsons - si sarebbe meritato un maggiore riconoscimento internazionale. La sua eredità artistica, la sua voce e la sua professionalità lo consegneranno alla storia e lo renderanno immortale. Chissà se con l'accompagnamento di Eric al piano e la polifonia vocale introduttiva di Chris Rainbow, in Paradiso non stia già intonando There But For The Grace Of God.

Riposa in pace, John.