Come un
fulmine a ciel sereno, a spazzare la routine di un
lunedì mattina qualunque arriva la notizia della
morte di John Miles. A comunicarlo è la famiglia
dell'artista attraverso Facebook, e in men che non
si dica la mesta notizia fa il giro del mondo e
raggiunge in pochi istanti i moltissimi fan,
increduli di fronte a una notizia così inaspettata.
"Alla 11:15 della scorsa notte", scrive la figlia di
John la mattina del 6 dicembre, "i nostri cuori sono
andati in frantumi e non credo potranno mai essere
riparati. Il nostro eroe, il nostro migliore amico,
la leggenda, il nostro Papà è venuto a mancare dopo
una breve malattia. Papà ha avuto una vita stupenda
e lascia dietro di sè una meravigliosa eredità
musicale. Siamo molto orgogliosi di averlo potuto
chiamare Papà, lui e la mamma ci hanno donato una
vita incredibile e ci hanno mostrato il mondo. Non
avremmo potuto desiderare un Papà migliore. Ti
amiamo infinitamente con tutto il nostro cuore.
Riposa in pace Papà, finché ci incontreremo
nuovamente (At 11.15pm last night our hearts were
shattered into pieces and I don’t think they will
ever repaired. Our hero, our best friend, the
legend, our Dad passed away after a short illness.
Dad had the most amazing life and leaves behind a
wonderful musical legacy. We are so proud that we
got to call him our Dad, him and Mam gave us the
most incredible life and showed us the world. We
couldn’t have wished for a better Dad. We love you
so much with all our hearts. Rest in peace Dad
until we meet again)".
In serata, anche Alan Parsons dedica un post su Facebook alla scomparsa dell'amico e collaboratore. "Sono profondamente addolorato nell'apprendere che il mio caro amico e genio musicale John se n'è andato", scrive Alan. "Sono molto orgoglioso di aver lavorato con lui su alcune delle più grandi performance vocali mai registrate, inclusa naturalmente Music, la quale oltre che a essere un successo internazionale è diventata anche un inno per i popolarissimi concerti del Night Of The Proms. Ogni volta che invitavo John a cantare sugli album dell'Alan Parsons Project ci consegnava interpretazioni magiche ed emozionanti. Mancherà enormemente non soltanto ai suoi molti amici e colleghi, ma anche ai milioni di fan che riconoscono il suo straordinario talento. Sentiremo la tua mancanza. (I am hugely saddened by the news that my good friend and musical genius John has passed. I am so very proud to have worked with him on some of the greatest vocal performances ever recorded, including of course Music, which as well as being a big hit internationally, became an anthem for the hugely popular "Night Of The Proms” concerts. Whenever I invited John to sing on the Alan Parsons Project albums he always delivered magical and sensitive renditions. He will be greatly missed not only by his many friends and associates but also by the millions of fans who recognize his amazing talent. You will be missed)". A stroncare la vita di John Miles è stato un tumore, diagnosticatogli soltanto un paio di settimane fa. L'immagine
postata da Alan Parsons
in accompagnamento
al suo post.
John Miles lascia veramente
dietro di sè un'eredità
artistica enorme, non soltanto
come straordinario interprete
vocale, ma anche come geniale
compositore, chitarrista
sopraffino e abile pianista.
Se sotto la guida di Parsons è
stato in grado di raggiungere
vette artistiche e commerciali
elevatissime con l'album di
debutto intitolato Rebel
e, in particolare, col singolo
Music - anche grazie
alle maestose orchestrazioni
di Andrew Powell - i suoi
grandi risultati artistici
vanno ricercati anche oltre.
Sempre col magico duo
Parsons-Powell sforna almeno
un paio di brani eccellenti
che vengono inclusi nell'album
More Miles Per Hour
(Fella In The Cellar e
We All Fall Down), ma
anche in autonomia riesce a
toccare una delle sue più alte
vette creative con lo
straordinario album Zaragon
(1978). Poliedrico e abile a
districarsi tra i generi
musicali, John Miles ha
lasciato il segno non soltanto
con gli album a proprio nome,
ma anche come turnista per
nome eccellenti come Tina
Turner, Jimmy Page e -
naturalmente - per l'Alan
Parsons Project. Da Tales
Of Mystery And Imagination
a Freudiana, passado
per Pyramid, Stereotomy
e Gaudi, John ha
interpretato con maestria
brani notevoli come The
Cask Of Amontillado, (The
System Of) Doctor
Tarr And Professor Fether,
Shadow Of A Lonely Man,
Stereotomy, La
Sagrada Familia e There
But For The Grace Of God,
prestando la voce a un totale
di nove titoli. John lega
anche il suo nome al Night Of
The Proms, l'evento
multiartistico che fonde
musica classica e pop/rock
divenuto ormai un classico in
mezza Europa e per il quale
svolgeva spesso il ruolo di
direttore artistico oltre che
di musicista.
Tra la profonda tristezza che questa notizia ha gettato addosso ai moltissimi estimatori di John Miles, si erge una sola nota positiva: intervistato in ricordo del padre, il figlio di John ha dichiarato che il padre stava lavorando agli ultimi dettagli di un nuovo album di studio, il quale ora uscirà postumo. L'ennesimo tassello di una produzione artistica vasta e di qualità. Dotato di una voce potente ed emozionante, John Miles è stato un vero musicista a tutto tondo, uno di quelli che - anche a detta dello stesso Parsons - si sarebbe meritato un maggiore riconoscimento internazionale. La sua eredità artistica, la sua voce e la sua professionalità lo consegneranno alla storia e lo renderanno immortale. Chissà se con l'accompagnamento di Eric al piano e la polifonia vocale introduttiva di Chris Rainbow, in Paradiso non stia già intonando There But For The Grace Of God. Riposa
in pace, John.
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