Nel 1983 l'Alan Parsons Project era in piena attività ed avrebbe regalato al pubblico ulteriori grandi capolavori. Eppure già si parlava della pubblicazione di un libro che narrasse le affascinanti gesta di Eric Woolfson e Alan Parsons. "È in preparazione un approfondito libro sull'Alan Parsons Project, a distribuzione limitata, e verrà pubblicato nel 1984. Se desideri ricevere informazioni, manda il tuo nome ed il tuo indirizzo a The Alan Parsons Project, P.O. Box 341, London E16 2BA, England", recitano le note di copertina del primo Best Of del Project. L'idea non venne mai concretizzata. Ci riprovò il solo Parsons nel 1999 con l'aiuto del giornalista musicale Harry Doherty, ma il progetto Abbey Road Via Abbey Road - The Alan Parsons Story non venne mai portato a compimento. Con grande orgoglio ed un pizzico d'emozione, annuncio che il momento che tanti fan stavano aspettando da oltre trent'anni è finalmente arrivato: l'11 marzo l'editrice italiana Arcana (Lit Edizioni) pubblicherà "The Alan Parsons Project - L'Occhio Nel Cielo". Oltre trecentotrenta pagine dedicate all'avventura musicale condivisa da Parsons e Woolfson sotto il marchio Project, senza dimenticare di tracciare in maniera esaustiva anche le individuali vicende musicali pre e post Project dei due grandi artisti. Il libro si completa con due ricche appendici, nelle quali sono esposte con chiarezza le discografie complete del songwriter Eric Woolfson e dell'ingegnere del suono e produttore Alan Parsons. Il libro sarà reperibile presso i rivenditori on-line e tutte le librerie d'Italia (codice ISBN 978-8862317832 - Prezzo di copertina Euro 23,50).
Quella dell'Alan Parsons Project è una storia più
unica che rara nel panorama musicale mondiale. Dieci album pubblicati
tra il 1976 ed il 1987, oltre 50 riconoscimenti tra dischi d'oro
e di platino, più di 45 milioni di copie vendute, citati
anche dai Simpson e da Austin Powers. Eppure, ancora oggi, molti
fanno fatica ad associare un volto alle due persone a cui il
Project deve l'esistenza: Alan Parsons ed Eric Woolfson. Frutto
dell'idea del tutto originale di trasporre in musica il concetto
di regista cinematografico per dare vita ad un vero e proprio
progetto nel quale la figura chiave fosse quella del produttore
discografico, anziché del cantante o dei musicisti, l'Alan
Parsons Project è riuscito a conquistarsi una grande fetta
di pubblico e diventare negli anni una band di culto. Dieci concept
album in equilibrio tra progressive rock, elettronica e pop,
con liriche a più piani di lettura in cui ognuno può
trovare uno specchio freudiano in cui riflettersi, toccando l'apice
del successo internazionale con quel Eye In The Sky destinato
a passare alla storia.
Professione architetto, passione musica. Francesco Ferrua scopre casualmente l'Alan Parsons Project nel 1992, all'età di 14 anni, ed impressionato come non mai da quell'ascolto, si rende immediatamente conto della necessità di approfondire l'argomento ed in breve non si limita ad acquistare l'intera discografia, ma diventa anche un fervente collezionista. La prima vera svolta giunge nel 1996, con la scoperta dell'esistenza del fan club ufficiale di Parsons e l'inizio di assidui contatti con fan italiani e stranieri. Due anni più tardi, l'arrivo di Alan in concerto per la prima volta in Italia diventa occasione per incontrare di persona il mago del suono. Il primo raduno di fan italiani del Project, avvenuto l'anno successivo sotto il nome di The Parsons Day, porta in breve alla creazione dell'omonimo sito web, di cui Ferrua è uno dei curatore, sito dal quale nasce in breve una mailing list che nel tempo si tramuterà in gruppo Facebook. La passione conduce finalmente alla realizzazione di alcune brillanti interviste ai principali collaboratori del Project, come Chris Rainbow, David Pack, Chris Thompson e all'instaurarsi di sempre maggiori esclusivi contatti. Nel 2003 si reca ai mitici Abbey Road Studios di Londra per assistere alla première di un musical di Eric Woolfson, l'altra metà del Project, un'occasione che dà vita ad un costante rapporto fatto di reciproca stima e fiducia. In breve arrivano le opportunità per intervistare sia Parsons che Woolfson, anche attraverso le pagine di Nobody's Land, la rivista musicale italiana specializzata in progressive rock. Ormai diventato un uomo di fiducia all'interno dell'entourage parsoniano, Ferrua vede coronare il riconoscimento della sua profonda passione e professionalità nel 2014, quando il suo nome appare negli special thanks del cofanetto THE COMPLETE ALBUMS COLLECTION, che racchiude l'opera omnia del Project. Nello stesso anno, è co-organizzatore del primo raduno internazionale pubblico di fan del Project, un incontro che ha visto Sally Woolfson, figlia del compianto Eric, e Alan Parsons collegati in diretta e ha avuto come special guest lo storico cantante Lenny Zakatek. La stesura del primo libro al mondo dedicato all'Alan Parsons Project è il naturale coronamento di un percorso fatto di intraprendenza e passione che dura da oltre vent'anni. |