Il Parsons Day 2: "Hearing The Time Machine"

a cura di Dario Pompili


E' ormai tempo di parlare di Parsons Day atto secondo. Stavolta il meeting è stato realmente un incontro d'amicizia e di passione musicale comune, svoltosi nell'arco di ben due giorni e mezzo, nella città di Trieste, tra venerdì 20 e Domenica 22 Agosto. Il tutto è stato stupendamente organizzato da Giorgio Rizzarelli e la sua fidanzata Jin, una simpaticissima e vivacissima fan bairnsoniana, oserei dire, bravissima ed attenta a qualunque nostra esigenza durante il soggiorno triestino. Ma eccone i dettagli ed i partecipanti:

Roberto Di Mario - Roma, e moglie;
Francesco Ferrua - Carcare (SV)
Dario Pompili - Roma;
Giorgio Rizzarelli - Trieste, con fidanzata parsoniana;
Lorenzo Zencher - Trento, e fidanzata.

L'incontro effettivo di tutti noi si è verificato alle ore 14:00, presso la stazione centrale di Trieste; tuttavia abbiamo avuto l'occasione di incontrarci già in precedenza presso la stazione di Venezia Mestre, in quanto noi "forestieri", per raggiungere casa di Giorgio e Jin abbiamo avuto la fortuna di trascorrere il tratto Venezia Mestre - Trieste assieme, grazie alle coincidenze di treni per una volta fortunatamente ottimali.

Premetto che così come annunciato nell'intestazione, se il primo Parsons Day è stato da noi titolato "Waiting The Time Machine" (attendendo The Time Machine), questo secondo incontro ha avuto la fortuna di chiamarsi "Hearing The Time Machine" (ascoltando The Time Machine); difatti siamo stati tutti quanti fortunatissimi a ricevere entro la fatidica data del nostro incontro il CD tanto atteso, d'importazione giapponese, fortunati sia per il fatto di averlo ottenuto con sufficiente anticipo, cosa che ci ha permesso di ascoltarlo a dovere, sia per il recapito presso i nostri domicili in pieno Agosto. Quindi si può ben immaginare quale sia stato l'argomento trainante del primissimo incontro in treno e di tutto il Pday.

Giunti a Trieste ed avuto modo di sistemarci in albergo, ci siamo inizialmente diretti in macchina, per uno svago turistico, presso il meraviglioso castello di Miramare, poco distante da Trieste, la cui disarmante bellezza ha ampiamente ripagato il tempo nuvoloso; in macchina abbiamo avuto modo di ascoltare, per la prima volta tutti assieme, "The Time Machine", e la grande euforia del nostro rivederci, e conoscerci (nel caso di Lorenzo, grandissimo parsoniano), ci ha portato già a "squarciagolarci" ascoltando le prime cinque traccie dell'album: tutto stupendo!

Francesco, disponibilissimo, ha filmato le fasi più belle del Parsons Day, a cominciare dai nostri cori improvvisati, e dalla nostra voglia comune di comunicarci "parsonianamente" che ci ha accompagnato ogni istante di questo stupendo weekend trascorso assieme.
Va premesso che Giorgio e Jin hanno organizzato il nostro incontro con uno scrupolo degno del migliore arrangiamento parsoniano, e, realmente, sarò sempre grato loro per come sia stato possibile organizzare un meeting così perfetto, in ogni suo momento.

Al rientro in albergo, il tempo di cambiarsi e di nuovo fuori, per una buonissima cena cinese, in un bellissimo ristorante triestino, dove, inaspettatamente ed incredibilmente, riusciamo a convincere i gestori a mettere come sottofondo proprio la cassetta di TTM!! Ci pensate? Diffusione in anteprima italiana del disco di Alan! Emozione pazzesca !!
Il resto della serata, trascorsa a casa di Giorgio, ha scatenato i nostri primi impulsi da karaoke, fermati dalla serissima assegnazione del premio parsoniano, il famoso Tales a tiratura limitata acquistato a Roma in occasione del primo Pday. Il vinile è stato assegnato a Francesco Ferrua, arrivato praticamente a parimerito con Lorenzo Zencher: i nostri pazzamente preparatissimi parsoniani si sono battuti simpaticamene fino all'ultimo credit, nel senso che gran parte del contest si è basato su domande relative ai componenti del project nei vari albums, nonché domande curiosissime e simpatiche, come quella di indicare almeno otto animali citati nei vari brani parsoniani (
vedere la risposta nel report di Giorgio Rizzarelli), oppure che ora segna la sveglia sul comodino nella copertina di Pyramid.

Il giorno dopo lo abbiamo trascorso interamente alla passione parsoniana; ci siamo presentati da Giorgio tutti in perfetta tenuta parsoniana, con maglietta di On Air o con creazioni originali (vedi foto); Giorgio, che a mio giudizio potrebbe benissimo far parte della band di Alan, ha realizzato stupendi karaoke acustici (al piano classico) ed elettronici (con synths e mixer), creando basi e atmosfere da brivido; proprio da brivido direi, quando ad esempio a luce spenta, con delle candele sul tavolo, ha suonato tutta la parte strumentale di Tales, con Jin che nello stupore generale è entrata nella stanza travestita da fantasma durante l'esecuzione della parte Arrival della caduta di casa Usher; incredibile, in quanto inaspettato, la proiezione sul soffitto buio del logo di Eye In The Sky e Di The Turn Of A Friendly Card durante il karaoke elettronico, perfettamente eseguito, senza il minimo errore, e con tutte le tracce del disco, roba da vero studio di registrazione; il top è stato quando, durante Psychobabble, ecco apparire chissa da dove una sirena blu con lampeggiante. Non era la polizia che voleva arrestarci per disturbo alla quiete pubblica! Ma un effetto mirabolante uscito dal cilindro di Giorgio.

Non posso certo passare sotto silenzio lo stupendo pranzo parsoniano, di cui allego il menù:


Involtini Prime Time con salsa Mammagamma

Sussurri cinesi

Tortellini Un sogno dentro un sogno

Aquila egiziana con occhi di falco

Spiedino alla giga con salsa Gaudì

Patate imperiali alla Avignon

Olive farcite alla Nucleus

Giardiniera segreta

Walking on Ice-cream

Spumante H. G. Force

Scarabei d'oro con Stock '84


Il bellissimo incontro ha avuto nella giornata di Domenica una stupenda appendice turistica, visitando la splendida città di Venezia, in una giornata di sole raggiante; e poi tanto amarcord, che affiorava, ma che poi non riuscirà a vincere al nostra volontà di rivederci: è già in progetto un Pday3 in occasione del tour parsoniano. A prestissimo, dunque.

Ci sarebbero mille cose da dire e da citare, ma vorrei concludere solamente dicendo che il Pday più che narrato va vissuto, ed allora solamente si potrà capire come oltre la passione musicale il coinvolgimento umano e il nostro sincero sentimento di amicizia sia indelebile e saldo nel tempo "… and stone by stone, they built it high.. " (…e pietra dopo pietra, lo eleveranno sempre più….) [tratto dal brano Ammonia Avenue]