Ancora una volta ci ritroviamo qui a commentare uno splendido incontro parsoniano. In questa occasione si è realizzato pienamente quello che si può definire il vero spirito di gruppo, di amici consolidati e nel contempo parsoniani incalliti. Sede del Pday 8 la tranquilla e piacevolissima Stienta e dintorni. Tra mille bontà gastronomiche (i parsoniani amano davvero mangiar bene) e suggestive atmosfere, l'incontro è scivolato via purtroppo con troppa velocità, tanto da farlo sembrare ancora presente, in una atmosfera trasognata e cordialissima. Non finiremo mai per ringraziare Gregorio e Sara, davvero encomiabili per ospitalità, cortesia e pazienza. Non avere ritmi serrati, è questo il giusto ingrediente per passare serenamente un weekend agostano; abbiamo avuto modo così di gustare la nostra leale amicizia e scambiarci idee, ricordi e passioni. Il tutto comincia con un arrivo tra qualche nube e sprazzo di pioggia e prosegue serenamente con una serata a base di indimenticabili "tigelle", da gustare e non da raccontare. Il pezzo forte per i più incalliti fan è l'ascolto davvero in anteprima mondiale dell'ultimo prodotto che ha visto Parsons al lavoro come produttore (e non solo), ovvero "The Excalibur Project". Per chi non conoscesse l'argomento, rinviamo alla lettura della pagina delle news. In breve, tuttavia, si tratta di un album da studio realizzato per introdurre al musical "Excalibur - King Arthur In Love", da tenersi nel 2003 in Germania. Il principale promotore dell'album è Michael Ernst, cantautore austriaco, che ha saggiamente scelto il grandioso Chris Thompson e la maestria di Parsons per realizzare un album prestigioso. Grazie allo spirito d'iniziativa di Francesco Ferrua, abbiamo avuto l'onore di un ascolto in anteprima assoluta, che ha davvero colpito tutti. Il portentoso impianto audio di Gregorio ha ulteriormente contribuito a farci assaporare questa gemma d'autore; un album incisivo, nitidissimo, con sonorità ed atmosfere che solo Parsons poteva regalarci. Dopo anni di lavoro il cd è ora in uscita, e credo se ne parlerà parecchio; d'altronde, al di là della qualità superba, "The Excalibur Project" (il titolo non è casuale) è una degna risposta di Parsons al mondo della rappresentazione teatrale e dei musical. Da gustare sino in fondo, con un incipit medievale e un proseguio rock potentissimo, per poi toccare vene melodiche ed avvolgenti; Parsons ha coscritto il primo brano e prodotto l'intero disco, e questo si sente; anche se la scelta delle tracce non sarà dipesa da lui, la sua mano si sente ovunque. A
seguito dell'ascolto ancora amarcord e sorprese visive; grandiosa
la realizzazione dei filmati del Pday6, con Greg al montaggio
digitale; di grandissimo effetto le sue trovate e la veste grafica:
davvero impareggiabile! Di nuovo a cena poi, nel mitico locale
dedicato all'aviazione, con tanto di pizzeria ricreata in un
velivolo (da non credere se non la si prova); tra pizze giganti
e risate, festeggiamo la notte di S.Lorenzo con degno dolce augurale
ed auguri al carissimo amico e fan, appunto, Lorenzo Zencher.
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