Parsons Florence Meeting

introduzione di Giorgio Rizzarelli

Il Parsons Florence Meeting, ovvero 7 parsoniani a Firenze.

La mia presenza in Toscana per una cerimonia in un Sabato mi diede subito l'idea di approfittare per "autoinvitarmi" la Domenica seguente dal gentilissimo e simpatico amico parsoniano Enrico di Firenze: anzi, a dire il vero, per voi projectologi all'ascolto non sarà difficile comprendere come l'incontro parsoniano sia stato in realtà il motivo determinante della mia visita in Toscana.

Anche se in fondo a me già sapevo che altri parsoniani si sarebbero uniti alla giornata fiorentina, rimasi positivamente sorpreso non appena accennai la cosa al mio amico Dario, che immediatamente disse "Vengo anch'io!", approfittando del fatto che, essendo di Roma, sarebbe potuto venire in giornata, e alla fine ha "portato" la ragazza Sabrina nonchè la new entry Stefano, un projectologo DOC che ho avuto il grande piacere di conoscere. Io e Dario, esperti dell'organizzazione dei precedenti Parsons Days, siamo riusciti a convincere anche Gregorio & Sara, e molti altri si sarebbero uniti se non fosse stato per gli impegni o l'eccessiva distanza. 7 parsoniani, comunque, sono un numero niente male considerando che si è trattato quasi di un'improvvisata in giornata.

Se dunque da una parte l'idea è partita da me e Dario ha sollevato il numero dei partecipanti, dobbiamo soprattutto ringraziare Enrico per aver fatto lui questa volta da padrone di casa. E l'ha fatto egregiamente, riuscendo a confezionarci in una sola giornata una visita completa della città e, come se non bastasse, un pranzo in un magnifico ristorante completamente immerso nel leggendario verde toscano.

Siamo stati tutti concordi sin dall'inizio di non chiamare questo meeting un "Parsons Day" in quanto non riveste le stesse caratteristiche dei Parsons Days (attività tematiche preorganizzate quali pranzo tematico, giochi, karaoke e altro), ma si tratta comunque di un evento (a cui speriamo seguano in futuro delle piacevoli appendici) concentrato in una giornata, volto a trascorrere una giornata in amicizia parsoniana, al dialogo, alla eventuale preorganizzazione dei futuri incontri e a un po' di turismo. Questa volta abbiamo voluto deliberatamente non organizzare alcunchè di tematico (e non ce ne sarebbe stato il tempo, anche perchè stiamo già preparando il Parsons Day 5) e vedere come veniva un incontro "live", e il successo ha sicuramente superato le aspettative.

Il nostro "grafico ufficiale" Alessandro, nel realizzare il manifesto, ha anche battezzato l'incontro come Parsons Florence Meeting (le cui iniziali PFM, vogliono essere anche un omaggio a quel capostipite del progressive italiano che è la Premiata Forneria Marconi, detta appunto anche PFM), coniando anche la terminologia di "Parsons meeting" per un tipo di iniziativa che speriamo si ripeterà in futuro.

Alessandro, inoltre, attento agli anniversari, ha ricordato che il PFM cade proprio nel mese del ventennale dell'uscita di The Turn Of A Friendly Card (Ottobre 1980) (nonchè nel decennale dell'anno di uscita di Freudiana), suggerendoci di celebrare questo storico album del Project sul gioco d'azzardo come una metafora del rischio nella vita, da molti projectologi considerato l'album migliore. E visto che siamo in tema di anniversari, citerò anche che l'Ottobre del 1990 segna la data dei primissimi concerti di Alan Parsons, il Night Of The Proms 1990, ad Antwerp nel Belgio. E quale migliore occasione di festeggiare quest'anniversario, se non con il nostro primo incontro "live"?

Nella sua straordinaria gentilezza, Enrico è venuto a prendermi il Sabato Sera dopo la cerimonia, e in macchina abbiamo subito cominciato a stravolgere i programmi, ascoltando, invece di TTOAFC, l'album preferito di Enrico, che è Stereotomy. Un album sicuramente sottovalutato, e unico, per la sua incredibile ricchezza sonora e l'insuperato uso di una quantità indicibile di tecnologia, specialmente nella strumentale "Where's The Walrus", l'unica interamente scritta da Eric, ma arrangiata da tutti i capisaldi del Project. Un momento interessante è stato l'ascolto in macchina di Urbania, che la maggioranza dei projectologi vede come ambientata di notte, ed è stato perfetto attraversare di notte, appunto, un centro abitato in perfetto sincronismo con l'entrata e l'uscita del pezzo, con tanto di macchina nell'altra corsia sincronizzata col clacson. Dopo aver discusso di varie ipotesi di interpretazione di quest'album, che assieme ad Ammonia Avenue è quello dal concept più sfuggente (se c'è), abbiamo continuato a parlare di Stereotomy anche una volta giunti a Firenze, di cui Enrico mi ha dato un'anteprima by night, il cui momento culminante è stato quando, come ha detto lui, siamo andati a bere insieme una "Hoha hola holla hannuccia".

Ma il giorno seguente sarebbero arrivati anche gli altri, e qui lascio la parola a Dario.


La giornata
by Dario Pompili

Carissimi amici parsoniani, eccoci qui per parlare del Parsons Florence Meeting, tenutosi a Firenze nella giornata di Domenica 22 ottobre 2000.

Grandiosa direi la scenografia: la bellissima Firenze, in una giornata inaspettatamente soleggiante, a dispetto delle previsioni atmosferiche di questo periodo. Il ritrovo è avvenuto presso la stazione centralissima di Santa Maria Novella. Calorosi abbracci parsoniani, al limite della commozione, dovuta al fatto inaspettato di rivederci così presto rispetto al solito.

Con il bel sole fiorentino abbiamo girato nel centro di Firenze, affollato da turisti; bellissimo poter parlare delle nostre comuni passioni parsoniane attraversando luoghi quali piazza della Signoria, il Ponte Vecchio, il Duomo ed il Battistero, cornice eclatante di una giornata splendida, sotto ogni profilo.

La sorpresa è stata che il gentilissimo Enrico, nostra guida fiorentina (che non finiremo mai di ringraziare abbastanza), ha previsto per la massima comodità dei partecipanti addirittura due macchine, la propria e quella del fratello Lorenzo, al quale va il nostro sentito ringraziamento per aver fatto guidare la propria auto a sconosciuti. Con le auto ci siamo recati in uno spettacolare ristorante nel Mugello, la zona collinare a Nord di Firenze, precisamente sul colle di Fiesole, con tanto di ambientazione alla Ladyhawke. Durante il tragitto di circa mezz'ora, il laser dell'autoradio calcava la superficie del CD di The Turn Of A Friendly Card, per celebrare il ventennale dell'uscita del disco. Occasione superba per ascoltarlo assieme, e toccare con mano la maestria del Project, in grado di catturare l'ascoltatore del nuovo millennio con brani realizzati vent'anni addietro, attualissimi ed incredibilmente in grado di ravvivare l'animo di ognuno di noi e rinnovarne la passione musicale. Indimenticabile l'ascolto di The Gold Bug, che ben si accompagnava alla bellezza rilassante del Mugello.

Nel meraviglioso locale d'atmosfera medievale siamo rimasti oltre due ore, ammaliati dal fascino del posto e dai gustosi cibi. Nella circostanza abbiamo scritto delle cartoline parsoniane grazie al bellissimo artwork precedentemente realizzato dal nostro impareggiabile grafico Alessandro Palmigiani, che saluto e ringrazio di cuore. Il mitico Giorgio ha realizzato delle cartoline con questo artwork, da spedire, con tanto di firma e commenti dei partecipanti, a tutti i parsoniani che purtroppo non sono potuti intervenire.

A seguito di foto e riprese, ci siamo diretti nuovamente a Firenze. Il ritorno è stato un omaggio al Parsons solista, con l'ascolto di Try Anything Once, racconti di aneddoti e curiosità sul disco, citazioni ed interpretazioni di cui faremo partecipe ogni parsoniano in una futura pagina del sito.

A seguito una bellissima tappa golosa con un gelato da incorniciare: la storica gelateria Badiani di Firenze, dove è custodita sin dal medioevo la ricetta esclusiva di un gusto chiamato Bontalenti, con tanto di protezione di diritti d'autore: una specie di crema, ma impossibile da descrivere a parole (Nota di Giorgio: io ho preso anche il gelato al caffè, e devo dire che pure quello era insuperato).

E' seguita la vista panoramica sull'intera Firenze dal bellissimo Piazzale Michelangelo, sul volgere di un tramonto fiorentino, ancora alla Ladyhawke. Ma siccome "what goes up… must come down", anche la giornata fiorentina è volta al termine. Abbiamo raggiunto in auto la stazione, con un certo timore di non fare in tempo, complice la voglia di sfruttare sino all'ultimo minuto e un gran traffico, ma siamo arrivati appena in tempo e poi purtroppo ci siamo congedati da tutti. La giornata era volata, il Parsons Florence Meeting era terminato, ma noi sappiamo che è solo un arrivederci… until the next time: il pday 5 si avvicina!


Riconoscimenti
by Enrico Contini

Personaggi ed interpreti:

L'organizzatore disorganizzato (Nota degli editori: un fantastico organizzatore): Enrico Contini
Il viaggiatore triestino: Giorgio Rizzarelli
Il Gladiatore del Tamburello: Dario Pompili
Il reduce dal Po: Gregorio Gobbi
La fanatica di On Air: Sara Perinelli
La nuova aggiunta femminile: Sabrina Manna
La new entry: Stefano Viezzoli

Gli assenti sono tutti giustificati, tranne Francesco che s'è inventato la balla dello studio....

Hanno contribuito alla realizzazione del PFM (in ordine di apparizione):


Il Duomo di Firenze
Il Campanile di Giotto
Il Battistero
Piazza della Signoria
Il Palazzo Vecchio
Il Ponte Vecchio (ma tutte cose vecchie ci sono in questa città??)
Il fiume Arno
Il Piazzale Michelangelo

Un grazie particolare a:

- Le poderose Ferrovie dello Stato, che una volta tanto sono riuscite a far partire in orario un treno, lasciando a piedi Stefano, che ha dovuto raggiungerci col treno seguente
- Le poderose Ferrovie di cui sopra, per aver compensato la puntualità sopra citata con il ritardo abissale del treno di ritorno a Roma
- Il ristorante "Il Feriolo" che ha fornito le cibarie (e Gregorio ne sa qualcosa... Nota di Giorgio: s'è mangiato quasi tutto lui, e non contento voleva pure fare Stuart Elliott con le posate)
- La Gelateria Badiani di Firenze, che ha contribuito con i propri prodotti all'aumento di peso dei parsoniani (e Giorgio voleva fare pure il bis! e anche il tris!!! Non è vero, solo il bis!)
- Il Comune di Firenze, che ha fornito qualche buca sulle strade, ma meno del solito
- Gli abitanti di Firenze, che al mattino dormivano, permettendo l'arrivo sani e salvi alla Stazione di Enrico e, soprattutto, di Giorgio alla guida della macchina del fratello (Enrico, te lo dico solo adesso, ma appena messo in moto uscendo dal parcheggio c'è mancato un pelo... E' che non riuscivo a trovare il manuale di istruzioni...)
- Gli abitanti di Firenze, che si sono scatenati al pomeriggio della Domenica con un traffico allucinante, rischiando di far perdere il treno a Giorgio, Greg & Sara
- Il fiume Po, che non c'entra nulla con Firenze, ma ha creato un po' di suspence sull'arrivo di Greg & Sara
- I signori TIM, Omnitel & compagnia tutta, che sono stati messi fuori della porta del ristorante sopra citato (tiè!!)
- Mio fratello, che ha fornito "spontaneamente" la propria macchina (Enrico, che vogliono dire queste virgolette? L'ha' minacciato di appenderlo a testa in giù?)
- Il servizio metereologico, che, poichè non consultato, non ha interferito sulle condizioni metereologiche (Sole & temperatura mite)

Un ringraziamento particolare ai partecipanti.

Questo incontro è dedicato alle opere di Alan Parsons & Eric Woolfson, con la complicità di Andrew Powell, Ian Bairnson, Stuart Elliott, ecc. ecc. ecc. ecc.


I partecipanti aggiungono un ringraziamento di cuore al nostro Enrico, che si è rivelato una guida turistica fuori dal comune (cioè fuori dal comune di Firenze, infatti ci è piaciuto molto quel coso rotondo vicino al campanile, come si chiamava? Ah, San Pietro), e soprattutto ha creato le condizioni per trascorrere insieme una giornata in piena armonia, projectologia e divertimento.

Hanno contribuito a questa pagina e a quella delle foto:

Giorgio: coordinazione, testo, scansioni
Dario&Sabrina: testo, scansioni
Enrico: testo
Greg&Sara: scansioni
Alessandro: artwork manifesto/cartolina

Fino alla prossima volta...dare le foto!