Alan collabora con gli italiani Urock

a cura di Francesco Ferrua 

 

All'inizio del dicembre 2011 fu lo stesso Alan Parsons ad annunciare sulla sua pagina Facebook che, tra le altre cose, in settimana avrebbe lavorato in studio di registrazione per una nuova band italiana. La notizia, per noi fan italiani, risultò subito quanto mai curiosa ed interessante, anche perché il buon Alan non si era sbilanciato a fare alcun nome, né a specificare se queste nuove registrazioni si sarebbero svolta in California o in Italia. E nonostante molte ricerche condotte sul web da noi fan, fino all'ultimo il nome di questa band e la natura della collaborazione con Alan sono rimasti avvolti dal mistero.

Fino al giorno in cui, finalmente, il nome di questo progetto è stato annunciato, cosa che è stata fatta anche con una certa risonanza mediatica, almeno qui in Italia, tramite molti articoli on-line ed addirittura l'interessamente de "La Repubblica", la quale pubblica un ampio articolo nell'edizione del 6 giugno 2012 con tanto di intervista ad Alan.

 

La band si chiama Urock e l'album, dal titolo omonimo, rappresenta il loro debutto discografica. Gli Urock hanno un'anima italo-californiana, in quanto i componenti della band sono tutti italiani (Cristian Murasecchi alle chitarre, italoamericano trasferitosi in Italia per studio, Giuseppe Mangiaracina al basso, Riccardo Macri alla batteria, Cristian Buccioli alla chitarra ritmica e Marco Maracci alle tastiere), ma il loro leader Umberto Sulpasso (voce e composizione) è un ragazzo cittadino di Los Angeles ma con padre italiano, che già nel 1998 si era trasferito per alcuni mesi a Roma per interpretare la parte da protagonista nel musical "Jesus Christ Superstar".

L'album vede la presenza oltre che di Alan Parsons anche di un altro grande nome del panorama musicale mondiale, tale Jack Endino, già produttore dei Nirvana. I due si spartiscono i credits relativi al mixaggio e la masterizzazione dei brani, con Alan impeganto sulle canzoni "Saint Louis (The Last Goodbye) e "The Flight", mentre Endino si occupa dei rimanenti brani. Nell'album è anche presente una long solo version di "Saint Louis", la quale vede sempre la presenza di Parsons.

Ma come è nata la collaborazione tra gli Urock ed Alan Parsons? Nella maniera più semplice possibile: Sulpasso ha scritto ad Alan prononedogli alcuni demo e chiedendo la sua collaborazione, collaborazione che non ha tardato ad arrivare dopo che Alan ha ascoltato i brani che gli erano stati inviati. Così è nata la collaborazione, che si è sviluppata tutta a distanza, senza alcun incontro fisico tra i due.

Il disco, registrato tra Italia e Stati Uniti, presenta brani che alternano testi in italiano, inglese e spagnolo, con un sound decisamente hard rock e punk, ma non mancano brani più distesi al confine con la ballata rock E proprio i due brani affidati alle mani di Alan sono tra quelli nei quali meno si sente la matrice punk. Una curiosità: anche P.J. Olsson compare nei credits come ingegnere del suono.

"E' stato molto divertente lavorare con questa band. Voi ragazzi siete degni del vostro nome... You rock!" ha commentato Alan.

 

L'album è disponibile nei negozi in formato CD e on-line nell'ormai consueto digital download.