Finalmente pubblicato in DVD il film "5-25-77"
a cura di Francesco Ferrua 

 

L'ultima volta che avevamo parlato di questo film era il 2017, mentre la prima occasione in cui Alan Parsons ne fece cenno risale a ben vent'anni fa. Era il lontano 2002. Dopo una serie incredibile di false partenze, ritardi e rimaneggiamenti, la pellicola del regista Patrick Read Johnson è stata finalmente pubblicata in DVD e Blu-ray il 22 novembre, mentre a partire dal mese di settembre sta ottenendo proiezioni in vari cinema statunitensi.





Dunque, l'attesa durata vent'anni è terminata e la release ci permette finalmente di comprendere quale è stato il reale coinvolgimento di Alan Parsons nel commento sonoro della pellicola. Per prima cosa, le voci che volevano Alan coinvolto assieme a David Russo nella composizione della colonna sonora o, perlomeno, autore di alcuni nuovi brani appositamente composti per l'occasione, si dimostrano infondate: il film non presenta alcuna musica originale a firma Parsons. David Russo è il solo autore accreditato come responsabile delle musiche, anche se la pellicola include tantissimi brani non originali. Con stupore, invece, il nome di Alan appare tra i molti produttori esecutivi della pellicola. Tuttavia, il film risulta ugualmente molto interessante per tutti i fan di Alan e del Project, perchè la musica la fa da padrona durante moltissime scene e spesso lo fa in primordine, senza dialoghi sovrapposti e con un volume che la pone in primo piano. E tra le musiche non originali vi sono moltissimi brani a noi cari: Nucleus (anche usato in accompagnamento del logo della casa produttrice Moonwatcher), Total Eclipse, Day After Day (The Show Must Go On), I Wouldn't Want To Be Like You e Don't Let It Show. E ai brani tratti da I ROBOT si affiancano anche One Day To Fly (in una inedita versione priva delle tracce vocali) e Blue Blue Sky 2 (caratterizzato da un intro leggermente esteso rispetto a quanto appare in ON AIR). Proprio quest'ultimo tema viene ripreso e rimaneggiato strumentalmente in più occasione durante il film, con vari arrangiamenti. Molte altre canzoni si sommano alla già ampia lista, tante delle quali care agli appassionati del Project: I'm Not In Love dei 10cc (che appare in più occasioni), Holdin' On To Yesterday degli Ambrosia e l'intro di Year Of The Cat di Al Stewart. A tutto ciò si aggiunge la già nota I Can't Get There From Here, canzone pubblicata nel 2019 in chiusura dell'album THE SECRET, dove veniva dichiarata come estratta dal film in questione. Tuttavia, nella pellicola appaiono due differenti versioni del brano, nessuna delle due identiche a quanto pubblicato sul disco di Alan. Infatti, come mi è stato spiegato direttamente dal regista, Patrick Read Johnson, la canzone fu da lui originariamente composta e affidata agli arrangiamenti orchestrali di David Russo, poi rielaborata quando venne affidata ad Alan per essere inclusa in THE SECRET, occasione in cui gli arrangiamenti orchestrali vennero rivisti da Tom Brooks e le parti strumenatli affidate ai musicisti di Alan, con l'inclusione dell'assolo di chitarra di Ian Bairnson. La cosa particolarmente interessante relativa al film è che entrambe le versioni qui proposte (una durante una scena della pellicola, l'altra in accompagnamento dei titoli di coda) sono create fondendo parti di entrambe le registrazioni, quella originale di Johnson e quella curata da Parsons. Ciò è dovuto a questioni di timing, correlate al montaggio video. Infatti, anche se la versione presente sui titoli di coda è quella più in linea con l'edizione a noi nota e inclusa in THE SECRET (mentre durante il fillm viene proposta una versione maggiormente figlia della prima versione di Johnson, tuttavia già orchestrata e affidata alla voce di Jared Mahone) essa presenta un differente finale, non sfumato, con orchestra in crescendo che vira sul tema di Blue Blue Sky per poi terminare senza dissolvenza. Un estratto di I Can't Get There From Here, piacevolissimo e molto interessante poichè presentato senza tracce vocali, è usato anche in accompagnamento del menu principale, ed occorre osservare come anche il materiale extra contenuto esclusivamente nel Blu-ray risulti di primario interesse per gli appassionati. Cast and Crew Photo Gallery è accompagnato da una straordinaria versione senza voci dell'intera One Day To Fly, eccezionale occasione per cogliere tutte le sfumature sonore di questa epica traccia. Anche qui si nota qualche divergenza rispetto alla versione da noi conosciuta: sempre per questioni legate al timing, alcune battute sono state ripetute allo scopo di ottenere una traccia maggiormente lunga. Il contenuto extra chiamato Locations Photo Gallery, invece, presenta vari temi strumentali originali costruiti sulla melodia di Blue Blue Sky. Infine, Miniatures Photo Gallery vede il commento sonoro costituito dall'intera I Can't Get There From Here senza voci, sempre in versione ibrida di cui una parte accompagna anche il menu principale, ulteriore grande occasione per gustare tutte le sfumature altrimenti soffocate delle voci. Come ciliegina sulla torta, l'audio è disponibile anche in 5.1 surround sound DTS-HD.

Il film, di per sé già emozionante grazie a bravi attori e una buona storia che ruotando attorno a Star Wars riesce a mettere in scena il tema più ampio e universale dell'inseguimento dei propri sogni, riceve una spinta notevole dalla ricchezza dei commenti sonori, grazie ad un'abile scelta delle melodie e delle liriche. La delusione dovuta alla mancanza di brani orignali composti da Alan viene immediatamente accantonata per lasciare spazio all'entusiasmo di una pellicola in straordinario connubio con le musiche che tanto amiamo.