L'ultima
volta che avevamo parlato di
questo film era il 2017, mentre la prima
occasione in cui Alan Parsons ne fece cenno risale a
ben vent'anni fa. Era il lontano 2002. Dopo una serie
incredibile di false partenze, ritardi e
rimaneggiamenti, la pellicola del regista Patrick Read
Johnson è stata finalmente pubblicata in DVD e Blu-ray
il 22 novembre, mentre a partire dal mese di settembre
sta ottenendo proiezioni in vari cinema statunitensi.
Dunque,
l'attesa durata vent'anni è terminata e la release
ci permette finalmente di comprendere quale è stato il
reale coinvolgimento di Alan Parsons nel commento
sonoro della pellicola. Per prima cosa, le voci che
volevano Alan coinvolto assieme a David Russo nella
composizione della colonna sonora o, perlomeno, autore
di alcuni nuovi brani appositamente composti per
l'occasione, si dimostrano infondate: il film non
presenta alcuna musica originale a firma Parsons.
David Russo è il solo autore accreditato come
responsabile delle musiche, anche se la pellicola
include tantissimi brani non originali. Con stupore,
invece, il nome di Alan appare tra i molti produttori
esecutivi della pellicola. Tuttavia, il film risulta
ugualmente molto interessante per tutti i fan di Alan
e del Project, perchè la musica la fa da padrona
durante moltissime scene e spesso lo fa in primordine,
senza dialoghi sovrapposti e con un volume che la pone
in primo piano. E tra le musiche non originali vi sono
moltissimi brani a noi cari: Nucleus (anche
usato in accompagnamento del logo della casa
produttrice Moonwatcher), Total Eclipse, Day
After Day (The Show Must Go On), I
Wouldn't Want To Be Like You e Don't Let It
Show. E ai brani tratti da I ROBOT si affiancano
anche One Day To Fly (in una inedita versione
priva delle tracce vocali) e Blue Blue Sky 2
(caratterizzato da un intro leggermente esteso
rispetto a quanto appare in ON AIR). Proprio
quest'ultimo tema viene ripreso e rimaneggiato
strumentalmente in più occasione durante il film, con
vari arrangiamenti. Molte altre canzoni si sommano
alla già ampia lista, tante delle quali care agli
appassionati del Project: I'm Not In Love dei
10cc (che appare in più occasioni), Holdin' On To
Yesterday degli Ambrosia e l'intro di Year
Of The Cat di Al Stewart. A tutto ciò si
aggiunge la già nota I Can't
Get There From Here, canzone
pubblicata nel 2019 in chiusura dell'album THE SECRET,
dove veniva dichiarata come estratta dal film in
questione. Tuttavia, nella pellicola appaiono due
differenti versioni del brano, nessuna delle due
identiche a quanto pubblicato sul disco di Alan.
Infatti, come mi è stato spiegato direttamente dal
regista, Patrick Read Johnson, la canzone fu da lui
originariamente composta e affidata agli arrangiamenti
orchestrali di David Russo, poi rielaborata quando
venne affidata ad Alan per essere inclusa in THE
SECRET, occasione in cui gli arrangiamenti orchestrali
vennero rivisti da Tom Brooks e le parti strumenatli
affidate ai musicisti di Alan, con l'inclusione
dell'assolo di chitarra di Ian Bairnson. La cosa
particolarmente interessante relativa al film è che
entrambe le versioni qui proposte (una durante una
scena della pellicola, l'altra in accompagnamento dei
titoli di coda) sono create fondendo parti di entrambe
le registrazioni, quella originale di Johnson e quella
curata da Parsons. Ciò è dovuto a questioni di timing,
correlate al montaggio video. Infatti, anche se la
versione presente sui titoli di coda è quella più in
linea con l'edizione a noi nota e inclusa in THE
SECRET (mentre durante il fillm viene proposta una
versione maggiormente figlia della prima versione di
Johnson, tuttavia già orchestrata e affidata alla voce
di Jared Mahone) essa presenta un differente finale,
non sfumato, con orchestra in crescendo che vira sul
tema di Blue Blue Sky per poi terminare senza
dissolvenza. Un estratto di I
Can't Get There From Here, piacevolissimo e
molto interessante poichè presentato senza tracce
vocali, è usato anche in accompagnamento del menu
principale, ed occorre osservare come anche il
materiale extra contenuto esclusivamente nel
Blu-ray risulti di primario interesse per gli
appassionati. Cast and Crew Photo Gallery
è accompagnato da una straordinaria versione senza
voci dell'intera One Day To Fly,
eccezionale occasione per cogliere tutte le
sfumature sonore di questa epica traccia. Anche
qui si nota qualche divergenza rispetto alla
versione da noi conosciuta: sempre per questioni
legate al timing, alcune battute sono
state ripetute allo scopo di ottenere una traccia
maggiormente lunga. Il contenuto extra chiamato Locations
Photo Gallery, invece, presenta vari temi
strumentali originali costruiti sulla melodia di Blue
Blue Sky. Infine, Miniatures
Photo Gallery vede il commento sonoro
costituito dall'intera I
Can't Get There From Here senza voci, sempre
in versione ibrida di cui una parte accompagna
anche il menu principale, ulteriore grande
occasione per gustare tutte le sfumature
altrimenti soffocate delle voci. Come ciliegina
sulla torta, l'audio è disponibile anche in 5.1
surround sound DTS-HD.
Il film, di per sé già emozionante grazie a bravi
attori e una buona storia che ruotando attorno a Star
Wars riesce a mettere in scena il tema più
ampio e universale dell'inseguimento dei propri
sogni, riceve una spinta notevole dalla ricchezza
dei commenti sonori, grazie ad un'abile scelta
delle melodie e delle liriche. La delusione dovuta
alla mancanza di brani orignali composti da Alan
viene immediatamente accantonata per lasciare
spazio all'entusiasmo di una pellicola in
straordinario connubio con le musiche che tanto
amiamo.
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