Il Parsons Day 2: "Hearing The Time Machine"

di Giorgio Rizzarelli, organizzatore

Fotocomposizioni di Alessandro Palmigiani

 

Il Second Italian Parsons Day ha avuto luogo a Trieste (la prima città italiana in cui ha suonato Alan Parsons), nei giorni 20-22 Agosto 1999.

I partecipanti erano 5 fans maschili, tutti iscritti a The Avenue e 3 rispettive ragazze (tra cui la mia, Jin, anch’essa una fan), per un totale di 8 persone. All’inizio avevo considerato più invitati, ma alcuni non sono potuti venire, e per ragioni di spazio avevo comunque limitato il numero dei partecipanti. Si rese necessario un criterio oggettivo, e decisi di invitare i fans italiani ufficialmente iscritti a The Avenue che potevo reperire (e le loro eventuali ragazze, poiché per loro questo Parsons Day era anche una vacanza). Sapevo da Steve Martin che, oltre a me e i 5 iscritti che conosco, ce ne sono altri 3 con cui nessuno di noi è in contatto, ma Steve non ci aveva dato i loro recapiti per ovvie questioni di discrezione. Steve però acconsentì a mettere un annuncio su The Avenue in cui chiedevo, ai fans italiani iscritti con i quali non ero ancora in contatto, di contattarmi, ma non ricevetti risposta. Ehi là fuori, voi 3: scriveteci! Scriveteci tutti! Trovate i nostri indirizzi e-mail nella pagina dei credits.

E’ stato un sogno dentro un sogno avere così tanti fans come ospiti. Ancor più che nel First Italian Parsons Day (Roma, Aprile ’99), sapendo che il tempo vola avevamo PROJECTato in anticipo tutto il progettabile. Questa seconda volta siamo stati insieme per molto tempo così abbiamo fatto tutto quanto avevo progettato e di più. Le nostre amicizie cresceranno ancora di più al prossimo incontro.

Il Castello di Miramare

 

Venerdì 20 alle ore 14 gli ospiti sono arrivati col treno. Li ho condotti all’albergo dove avevamo prenotato. Poi abbiamo visitato il luogo più bello della zona di Trieste, un magnifico castello sul mare (con un grande parco) chiamato Miramare, che fu costruito quando Trieste era parte dell’Austria. Il castello è a circa mezz’ora di macchina dalla città, quindi andando e tornando c'è stato giusto il tempo di ascoltare in macchina The Time Machine (le ragazze erano in un’altra macchina). Infatti, nonostante a quel tempo l’album non era ancora stato pubblicato in Italia, noi avevamo tutti ricevuto la versione importata dal Giappone, esattamente alcuni giorni prima del Parsons Day. In questo modo ognuno di noi aveva potuto ascoltare l’album per conto proprio, approfonditamente e più volte, prima di dare i primi commenti agli altri. Abbiamo visitato parco e castello facendo foto, e abbiamo scambiato i nostri commenti su TTM.

Piazza Unità d'Italia, dove vi sono i più bei palazzi di Trieste

 

Particolare del Teatro Verdi, copia in scala ridotta del Teatro alla Scala di Milano. In sottofondo, Piazza Unità d'Italia.

 

Dopo un breve giro nel centro storico, a cena siamo andati in un ristorante cinese, e siamo riusciti a far mettere la cassetta di TTM sullo stereo del ristorante: per la prima volta TTM venne " filodiffuso" in Italia.

Poi gli ospiti sono venuti a visitare la mia collezione di vinili e CD, e volevano portarsi via tutto… Ho anche fatto sentire a loro un piano elettrico, suonando l’inizio di I Wouldn't Want To Be Like You, e a quel punto è stato inevitabile cantare insieme alcune tracce di I Robot: un fuoriprogramma, ma in realtà non vedevo l’ora di iniziare il cosiddetto karaoke parsoniano. E' seguita la prima parte del quiz parsoniano, che Jin aveva preparato usando come sorgente i credits degli albums. Domande terribili, a dire il vero (lei si è divertita molto); fra le più difficili, "Elencare tutti i vocalist di Freudiana" e "Quante lamette ci sono nell’interno- copertina del vinile di Pyramid?" (Vedere le risposte alla fine della pagina).

Sabato mattina c'è stata la proiezione di materiale video raro. Poi abbiamo condiviso il pranzo parsoniano, per il quale io avevo ideato, e Francesco realizzato, un centro-tavola a forma di Piramide (con i simboli degli albums sui lati) e dei segnaposti tematici. Questi avevano il logo di I Robot su un fondo-cielo (anche in omaggio ad On Air) per festeggiare la pubblicazione di questo sito internet, che è avvenuta poche settimane dopo. Egli ha aggiunto dei cerchi dalla copertina di TTM per celebrare la sua uscita. Questa volta il menu del pranzo era:

Involtini Prime Time con salsa Mammagamma 

Sussurri cinesi

Tortellini Un sogno dentro un sogno

Aquila egiziana con occhi di falco

Spiedino alla giga con salsa Gaudì

Patate imperiali alla Avignon

Olive farcite alla Nucleus

Giardiniera segreta

 

Walking on Ice-cream

Spumante H. G. Force

 

Scarabei d'oro con Stock '84

 

In realtà gli antipasti cinesi erano stati consumati la sera precedente al ristorante cinese.

Dopo il pranzo, come accordato, abbiamo telefonato a Steve Martin (curatore di The Avenue) (cosa che per motivi tecnici non eravamo riusciti a fare al primo Parsons Day) e, dopo la lunga attesa, è stato un grande piacere. Abbiamo parlato di Steve, di TTM e di questo sito. Abbiamo poi dato una revisione generale e collettiva ai files del sito.

E' seguita la seconda parte del quiz, per la quale ognuno dei partecipanti aveva preparato 5 domande, e le relative risposte in busta separata. Questo avrebbe potuto essere un metodo poco equilibrato, invece nessun problema: ognuno ha presentato le sue domande terribili. Due fra le domande più difficili: "Dire otto animali che sono nominati in testi o titoli delle canzoni del Project" e "Dire il secondo nome di Eric Woolfson" (Vedere le risposte alla fine della pagina).

I fans che hanno vinto le due parti del quiz (Lorenzo ha vinto la prima, Francesco ha vinto la seconda) si sono confrontati in un match finale, in cui dovevano indovinare il nome della canzone dopo che io ne avevo suonato le prime note al pianoforte. Il primo brano che ho scelto è stato Let’s Talk About Me, del quale ho fatto tutta l’introduzione di piano senza che i due giocatori indovinassero: erano troppo impegnati a pensare! Infatti, non appena l’introduzione era finita, tutti gli altri (incluse le ragazze) hanno presentato la risposta cantando forte "Let’s Talk About Me"! Questo è stato un momento inaspettato di estrema felicità, perché abbiamo continuato tutti a cantare fino alla fine della canzone. Per coincidenza gli spartiti di Vulture Culture erano pronti sul pianoforte così avevamo il testo pronto. Così ci fu un’altra anticipazione del "karaoke", ed eravamo tutti d’accordo di cantare l'intera canzone senza dire una parola: era la musica che comunicava. Dopo alcune canzoni, indovinando Children Of The Moon semplicemente dalle prime due note, Francesco ha vinto, e gli è stato consegnato il premio: il vinile di Tales da 200g Original Master Recording della MFSL, edizione limitata e numerata, che avevamo comprato al First Italian Parsons Day.

Il premio vinto da Francesco Ferrua di Carcare (SV)

 

Poi è finalmente iniziato il vero "karaoke parsoniano". C’erano tre parti. La prima al piano acustico, nella quale abbiamo cantato (nell'ordine) tutte le canzoni di I Robot, Pyramid, Gaudi e molte canzoni di Vulture Culture, Ammonia Avenue, Eve e anche TTM. La seconda parte del karaoke fu gran parte di Tales, fatta a lume di candela; prima di tutto ho fatto Arrival, suonando un organo elettronico da chiesa su una base che avevo preparato (usando un temporale che avevo registrato precedentemente); a metà, come nell’album, qualcuno ha bussato alla porta, l’ha aperta ed è entrato coperto da un lenzuolo con due buchi per gli occhi (era Jin); poi abbiamo fatto le canzoni di Tales al piano. La terza parte, dopo cena, è stata eseguita con gli strumenti midi; per questa parte ho usato un dispositivo chiamato il Projector, per proiettare sul soffitto i loghi di alcuni album. Tra le basi che avevo preparato c’erano The Ace Of Swords, H. G. Force, Out Of The Blue, Sirius/Eye In The Sky e Psychobabble, per la quale riuscii a sintetizzare perfettamente il suono della sirena, e ho impiegato una luce rotante come quelle della polizia.

Domenica abbiamo visitato la meravigliosa Venezia, continuando ovviamente a discorrere di Alan e soci. Abbiamo avuto una straordinaria giornata di sole.

Dario dice che questa è stata la sua migliore vacanza da quando è nato. Per me, la migliore festa. Un caloroso grazie a Steve Martin: è stato grazie a The Avenue che abbiamo potuto conoscerci.

Manifesto del 2° Italian Parsons Day, elaborato da Alessandro Palmigiani

 

Risposte alle domande dei quiz citate:

Prima parte:

I vocalist di Freudiana sono (in ordine di apparizione): Eric Woolfson, Leo Sayer, Graham Dye, The Flying Pickets, Kiki Dee, Eric Stewart, Frankie Howerd, Marti Webb, Gary Howard, Chris Rainbow, John Miles.

Nell’interno-copertina di Pyramid ci sono 4 doppie lamette.

Seconda parte:

Ci sono almeno 14 animali nominati nei testi e nei titoli delle canzoni del Project (senza contare gli album di Alan Parsons, Keats e Ladyhawke): in ordine di apparizione, Raven (Tales), Vulture (Tales, Vulture Culture), Horse (Tales, TTOAFC, Eye In The Sky, Vulture Culture), Eagle (Pyramid), Dog, Firebird (Eve), Snake (Eve, TTOAFC), Monkey, Bug (TTOAFC), Hawk (Vulture Culture), Lion, Lamb, Bird, Rat (Gaudì). Notate che ogni animale ha un carattere adatto alla tematica del contesto in cui compare. Questo non stupisce data la grande coerenza dei testi del Project con le tematiche trattate.

Il nome completo di Eric Woolfson è Eric Norman Woolfson (sorgenti: BMI Repertoir Database (Internet), Steve Martin).